I dati non definitivi contenuti negli allegati tecnici al Disegno di legge di bilancio 2018 (appena diffusi dal Governo, con Ddl che dovrà passare ora al voto parlamentare) analizzati dall’Osservatorio MIL€X sulle spese militari italiane mostrano per il 2018 una previsione di spesa militare in crescita, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di nuovi armamenti.

Il puro budget previsionale di partenza del Ministero della Difesa passa dai 20,3 miliardi del 2017 ai quasi 21 miliardi del 2018, con aumento del 3,4%. Partendo da questo dato si può ricavare quello complessivo di spesa militare 2018, secondo la metodologia già sperimentata dall’Osservatorio MIL€X: in più vanno aggiunti gli stanziamenti (stabili) del Ministero dello Sviluppo Economico per l’acquisizione di nuovi armamenti, il costo delle missioni militari all’estero sostenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli oneri per il personale militare a riposo a carico dell’INPS oltre all’impatto finanziario derivante dai contributi al budget NATO e dalla compartecipazione per i costi delle basi USA sul territorio nazionale; da sottrarre invece i costi non militari dell’Arma dei Carabinieri (per funzioni di polizia e ordine pubblico e per le funzioni di guardia forestale).

Il calcolo conduce ad una spesa militare italiana complessiva in aumento del 4% passando dai 24,1 miliardi del 2017* agli oltre 25 miliardi del 2018, pari all’1,42% del PIL previsionale (nel 2017 la percentuale era l’1,40).

In forte crescita (circa il 7% rispetto al 2017) la spesa per nuovi armamenti che si ottiene sommando gli stanziamenti diretti della Difesa con quelli provenienti da fondi del Mise. Secondo i calcoli preliminari dell’Osservatorio MIL€X nel 2018 la tripartizione effettiva della spesa militare (personale, esercizio e investimenti, che secondo la Riforma Di Paola dovrebbe tendere ad una suddivisione 50%-25%-25%) si attesterà sul 58% per il personale, il 15% per l’esercizio e un complessivo 28% per gli investimenti in armamenti e infrastrutture.

 

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* dato leggermente superiore a quello elaborato nel “Rapporto Mil€x 2017” a causa dei continui riconteggi e verifiche che l’Osservatorio conduce su una stima metodologicamente complessa (anche per difficile accesso a tutti i dati in piena trasparenza) in base ai nuovi documenti avuti a disposizione dopo la pubblicazione del Rapporto.

NB Per un mero errore materiale in una precedente versione di questo articolo online erano state segnalate cifre errate sulla crescita della spesa per nuovi armamenti e sulla tripartizione per tipologia di spesa. L’errore – di cui ci scusiamo – è stato corretto alle 17.45 del 1 novembre.

Nei prossimi giorni verrà diffusa dall’Osservatorio MIL€X una prima analisi dettagliata delle singole voci di spesa militare (ancora previsionale e da confermare con voto parlamentare) prevista per il 2018. Il nuovo “Rapporto Mil€x”, con dati definitivi ed approfondimenti inediti su alcuni temi specifici verrà invece pubblicato entro febbraio 2018.