Pur non essendo ancora possibile fare una valutazione precisa secondo la metodologia di Mil€x (in quanto ancora mancano le Tabelle di dettaglio collegate alla Legge di Bilancio) le informazioni diffuse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in queste ore ci permettono di elaborare una prima stima complessiva del possibile aumento di spesa militare per i prossimi tre anni.

Dalla rielaborazione delle previsioni macroeconomiche e di spesa pubblica contenute nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) per il triennio 2026-2028 approvato il 2 ottobre dal Consiglio dei Ministri emerge l’intenzione del Governo di portare le spese per la Difesa dall’attuale target di  2% del Pil (circa 45 miliardi di euro all’anno) al 2,5% del Pil nel 2028 (cioè 61 miliardi di euro). Questo aumento comporterà un esborso aggiuntivo – rispetto a uno scenario di spesa costante al 2% del Pil aggiornato al suo crescente valore nominale – di quasi 23 miliardi nel triennio. Considerando il piano incrementale annunciato e previsto (+0,15% del Pil per ciascuno dei prossimi due anni e +0,2% per il successivo 2028) tale aumento globale sarà così ripartito: circa 3,5 miliardi di spesa militare addizionale nel 2026, oltre 7 miliardi nel 2027 e infine oltre 12 miliardi di differenziale sulla spesa militare per quanto riguarda il 2028.