Pubblicato su Fanpage.it il 6 giugno 2018

DI ANNALISA CANGEMI

Lo scorso 25 aprile l’Italia ha ordinato altri 8 cacciabombardieri. Ma il M5S, nella prima versione del programma, votata sulla piattaforma Rousseau, aveva annunciato tagli al programma per gli F35. Tagli che sono poi scomparsi nella versione definitiva del documento e nel contratto di governo siglato con la Lega. Come si muoverà adesso la neoeletta ministra della Difesa?

Si torna a parlare di F35. Che i tagli al programma per l’acquisto dei cacciabombardieri fossero spariti dai piani del Movimento Cinque Stelle è storia nota. Alessandro Di Battista la scorsa estate definiva quello degli F35 un programma “fallimentare”, specificando che “chi ci ha fatto entrare in questo programma dovrebbe essere preso a calci in culo”. Ma se confrontiamo gli annunci iniziali con l’ultima versione del contratto di governo siglato con la Lega, sembra che il M5S abbia imposto, se non proprio un’inversione a ‘u’, quantomeno una progressiva frenata ai buoni propositi.

Oggi l’Osservatorio sulle spese militari italiane Milex ha ricordato che lo scorso 25 aprile il Pentagono e Lockheed Martin hanno firmato ancora un contratto per un ordine di 8 aerei da parte dell’Italia, con un acconto versato di 10 milioni di dollari. Complessivamente il pacchetto dovrebbe costare 730 milioni, secondo le previsioni della casa produttrice, ma la spesa potrebbe salire fino a 1,3 miliardi dollari. L’ordine è un lascito del precedente governo, e risponde a una pianificazione di cui di certo non è responsabile l’esecutivo guidato da Conte, insediatosi da pochi giorni. Si vedrà però, nei prossimi mesi, come si muoverà la neoeletta ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Per questo si dovrà attendere il nuovo Documento Programmatico Pluriennale, attraverso cui il ministero stabilirà gli stanziamenti per i prossimi anni, ed eventualmente confermerà le erogazioni precedenti, oppure le rivedrà al ribasso. L’ultimo DPP era stato redatto dalla ministra Pinotti, e prevedeva un esborso di 727 milioni per il 2018, 747 milioni per il 2019 e 2.217 milioni tra il 2020 e il 2022. Finora di F35 ne sono stati consegnati 10, 9 all’Aeronautica e uno alla Marina, per una spesa di 150 milioni di euro per ogni velivolo. “Se l’acquisizione verrà portata a termine – spiega l’Osservatorio – gli otto nuovi esemplari di JSF andranno a sommarsi ai tre velivoli del Lotto 12 ordinati un anno fa portando il totale degli F-35 finora acquistati dall’Italia ad almeno 26 macchine”.